Brucia la Città della Scienza e quel rogo si estende ed
arriva fino al nostro cuore.
Bruciano le speranze di assistere, sia pure lentamente e
a fatica, alla ripresa di una città magnifica quanto martoriata dalla presenza invasiva e
devastante della criminalità organizzata. Un angolo di mondo pieno di luci ed
ombre, una terra affascinante quanto piena
di amare antinomie.Brucia “ un’occasione eccellente” in cui la cultura e le scienze non sono appannaggio di pochi ma patrimonio di tutti.
Sebbene le notevoli criticità economiche del polo scientifico partenopeo, esso ha continuato a rappresentare il fiore all’occhiello dell’intera comunità, ha continuato a richiamare gente comune, ricercatori, docenti, studenti da ogni parte di Italia. Ha continuato a rappresentare un cono di luce sulla ricerca, un’ opportunità di “ produrre “ cultura e di veicolarla attraverso modalità ed esperienze affascinanti, ludiche, alternative, particolarmente preziosa in un momento di particolare emergenza educativa.
Ed ecco un’altra ferita da rimarginare, un altro bisogno da soddisfare, un’altra urgenza con cui fare i conti, quei conti che non tornano, che ci lasciano sgomenti, confusi, impauriti in un Paese già dilaniato da stridenti ed inaccettabili contraddizioni, un Paese che stenta a riappropriarsi di senso civico, di cittadinanza esercitata e non solo urlata, di senso di responsabilità testimoniato e non solo sbandierato come il più instabile ed aleatorio dei vessilli.
Sembriamo essere diventati cittadini ad intermittenza, a seconda che le circostanze, gli eventi, specie quelli dolorosi, colpiscono la nostra emotività per poi lasciare spazio all’indifferenza, dimenticando quel patto sociale di corresponsabilità che costituisce la base assoluta, esclusiva, vincolante per la tenuta di ogni democrazia.
Ma a quali diritti, a quale democrazia, a quali forme di cittadinanza, a quale tipo di legalità dobbiamo e possiamo riferirci?
Se la legalità è valore della regola, strumento di libertà, possibilità di scelta, partecipazione, fiducia nelle istituzioni, realizzazione dell’interesse generale, essa è fondata anche sulla conoscenza, il sapere, il bene della cultura. Ci vorrebbe tanto altro ancora ma, almeno, restituiteci “Città della Scienza”!
Sonia Cartosciello
.
Nessun commento:
Posta un commento