Antonio ha dieci anni, fa la quinta elementare, non è un patito dello studio e preferisce trascorre il tempo libero tra una merenda e una corsa in bici col suo amico Riccardo.
Suo padre è uno scrittore per ragazzi, sua madre si occupa di lui e di Erica, la sua sorella più grande, con la quale non va quasi mai d’accordo.
A scuola non riesce a stare fermo, con i numeri ci gioca come con le biglie; invece a volte le lettere gli ballano davanti agli occhi, le confonde e le mischia. Sarà per questo che non ama particolarmente leggere, tanto che la maestra un giorno ha detto a sua madre: “Credo che suo figlio abbia un problema".
32 pagine di fumetti realizzate da Laura Stroppi costituiscono un racconto parallelo delle avventure di Antonio. http://www.sonda.it/mi-chiamo-antonio/
Suo padre è uno scrittore per ragazzi, sua madre si occupa di lui e di Erica, la sua sorella più grande, con la quale non va quasi mai d’accordo.
A scuola non riesce a stare fermo, con i numeri ci gioca come con le biglie; invece a volte le lettere gli ballano davanti agli occhi, le confonde e le mischia. Sarà per questo che non ama particolarmente leggere, tanto che la maestra un giorno ha detto a sua madre: “Credo che suo figlio abbia un problema".
32 pagine di fumetti realizzate da Laura Stroppi costituiscono un racconto parallelo delle avventure di Antonio. http://www.sonda.it/mi-chiamo-antonio/
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